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La Cananea Restaurata Mostra tutte le foto
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conclusa

La Cananea Restaurata

Dal 12 novembre al 4 luglio 2021

Palazzo Barberini

Palazzo Barberini

Via delle Quattro Fontane, 13 , Roma

Chiuso oggi: apre domani alle 10:00

Profilo verificato


le Gallerie Nazionali di Arte Antica presentano, nella sede di Palazzo Barberini, il focus espositivo La Cananea restaurata. Nuove scoperte su Mattia e Gregorio Preti, a cura di Alessandro Cosma e Yuri Primarosa, incentrato sulla grande tela raffigurante Cristo e la Cananea di Mattia Preti, restaurata dal laboratorio delle Gallerie Nazionali.


Questo capolavoro di collezione privata, proveniente dalla quadreria dei Principi Colonna, esposto l’anno scorso a Palazzo Barberini in occasione della mostra Il trionfo dei sensi. Nuova luce su Mattia e Gregorio Preti, costituisce un’importante aggiunta al periodo romano di Mattia Preti e testimonia l’influsso della pittura veneziana – di Tintoretto e Veronese in particolare – sull’arte del “Cavalier calabrese”.


Accanto a questo dipinto saranno esposti alcuni quadri di grande formato eseguiti autonomamente o a quattro mani dai fratelli Gregorio e Mattia Preti nella seconda metà del Seicento. 

Dei due fratelli è l’Allegoria dei cinque sensi della collezione Barberini, nella quale i filosofi Eraclito e Democrito esortano a giudicare razionalmente i piaceri derivati dalle esperienze sensoriali. Mentre solo di Gregorio il dipinto Nozze di Cana del Pontificio Istituto Teutonico – per la prima volta esposto al pubblico – che testimonia lo stile attardato del pittore e lontano dalle raffinatezze del fratello, evidenti ad esempio nella Cena del ricco Epulone delle Gallerie Nazionali. 


Quello di Gregorio, tuttavia, è un linguaggio discontinuo con risultati talvolta di grande qualità come nella Sant’Orsola di Santa Maria dell’Anima, databile tra il 1635 e il 1640, ritrovata da Alessandro Mascherucci e Yuri Primarosa negli ambienti privati del Pontificio Teutonico e anch’essa mai esposta al pubblico.  


La collaborazione fra i fratelli si interrompe nel 1642 quando Mattia viene nominato cavaliere dell’Ordine di Malta e inizia un percorso indipendente, salvo ritrovarsi nel 1652 per dipingere insieme la controfacciata di San Carlo ai Catinari, dove appare sempre più evidente la distanza tra il mestiere di Gregorio e il talento di Mattia, in partenza da Roma l’anno successivo per proseguire a Napoli e a Malta la sua carriera.

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