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Plasmare l'Idea Mostra tutte le foto
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conclusa

Plasmare l'Idea

Dal 12 novembre al 4 luglio 2021

Palazzo Barberini

Palazzo Barberini

Via delle Quattro Fontane, 13 , Roma

Chiuso oggi: apre domani alle 10:00

Profilo verificato


Il modello per il cenotafio di papa Innocenzo XI Odescalchi dello scultore francese Pierre-Étienne Monnot (1657-1733), recentemente acquisito dallo Stato per le Gallerie Nazionali di Arte Antica, è un sontuoso monumento in miniatura: una scultura complessa, realizzata in terracotta e legno dipinto, di imponenti dimensioni e di straordinaria finitezza, ulteriormente impreziosita dal gioco cromatico dei finti marmi e dai bagliori della terracotta dorata che rimbalzano tra i panneggi e gli sguardi delle figure. Per dimensioni e compiutezza esecutiva si tratta di un’opera unica nel suo genere, quello del modello di presentazione. 


Fino a pochi mesi fa il modello, pubblicato per la prima volta soltanto nel 1995 da Andrea Bacchi, si trovava nella cappella di Palazzo Odescalchi in piazza Colonna, visibile soltanto agli studiosi che ne facevano richiesta. Dunque l’opera che oggi entra a far parte delle collezioni delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini per il pubblico godimento è stata fino a tempi molto recenti virtualmente sconosciuta. L’acquisto è il risultato di una fruttuosa collaborazione tra le Gallerie e la Direzione Generale Antichità e Belle Arti e in questa felice circostanza desidero ringraziare in particolar modo Beatrice Bentivoglio Ravasio che guida il servizio IV della Direzione Generale, Maria Pace Odescalchi, che si è fatta tramite per la famiglia, e infine Carlo Orsi, ciascuno per il loro contributo diverso e complementare, oltre naturalmente a Paola Nicita, Yuri Primarosa e Maurizia Cicconi, i curatori delle Gallerie che hanno seguito l’acquisizione dell’opera e curato la sua presentazione al pubblico. 


Per presentare per la prima volta al pubblico questo oggetto straordinario abbiamo raccolto nella mostra, Plasmare l’idea. Pierre-Étienne Monnot, Carlo Maratti e il monumento Odescalchi, alcune opere che ne raccontano la storia. È una vicenda di idee e confronti tra artisti, in questo caso Pierre-Étienne Monnot – lo scultore prediletto del principe Livio Odescalchi, committente dell’opera – e Carlo Maratti, il protagonista assoluto della scena artistica romana di quegli anni. A un certo punto Maratti, per scelta del principe Odescalchi, assume il controllo dell’“invenzione” del monumento, normalizzandolo e rendendolo più canonico e accademico. Monnot aveva in mente una soluzione ben più eccentrica ed originale, catturata nel bellissimo bozzetto in terracotta del Bargello che presentiamo in mostra, ma la tradizione ebbe la meglio. 

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