Camera ottica in legno di noce munita di obiettivo "Triplet Cooke" di 15,2 cm di apertura e 107 cm di distanza focale. Inizialmente questa camera era montata sull’equatoriale Salmoiraghi in funzione di collimatore. Nei primi del 1900, con questo strumento Cerulli scoprì un nuovo asteroide a cui diede nome ìInteramniaî, dal nome latino di Teramo, e ritrovò la cometa 1910e. In seguito, nel 1955, la camera Ë stata sottoposta ad alcuni lavori di riparazione e di adattamento al fine di ottenere, con l'installazione della seconda camera Cooke (con 8 cm di apertura, 48 cm di distanza focale) sull'equatoriale, un insieme stabile ed equilibrato.

Inizialmente questa camera era montata sullíequatoriale Salmoiraghi in funzione di collimatore. Nei primi del 1900, con questo strumento Cerulli scoprÏ un nuovo asteroide a cui diede nome ìInteramniaî, dal nome latino di Teramo, e ritrovÚ la cometa 1910e. In seguito, nel 1955, la camera Ë stata sottoposta ad alcuni lavori di riparazione e di adattamento al fine di ottenere, con l'installazione della seconda camera Cooke (con 8 cm di apertura, 48 cm di distanza focale) sull'equatoriale, un insieme stabile ed equilibrato.

Piccola camera fotografica di corredo al grande rifrattore Cooke, costruita in legno di noce e flangia di raccordo per il rifrattore in ottone dorato. Presenta delle guide sulle quali viene inserito il portalastre.

Piccola camera fotografica per il rifrattore Cooke. Questa Ë costituita essenzialmente da una camera con otturatore a tendine sul piano focale con possibilit‡ di regolare sia la velocit‡ delle tendine sia la distanza tra le stesse. Combinando i due sistemi si possono avere tempi di esposizione che variano da 1/25 ad 1/1000 di secondo. Congiuntamente alla camera vi Ë una slitta in legno di noce con una guida in ottone dorato, dove si inserisce un portalastre dello stesso legno. Questo permette sulla stessa lastra fotografica, facendolo scorrere sulla guida, tre esposizioni differenti.

Il cronografo elettromagnetico a secco Ë uno strumento usato per la registrazione su striscia di carta dell'istante in cui avveniva il passaggio di un astro in osservazione al meridiano. Lo strumento Ë costituito principalmente da due parti: un dispositivo per l'avanzamento della carta (a velocit‡ costante) ed un sistema a punte scriventi. La registrazione avviene tramite due bracci, con punte che perforano la carta, comandati da elettrocalamite: uno collegato ad un orologio (segna i secondi) e l'altro comandato dall'osservatore segna l'istante del fenomeno astronomico. Questo strumento era usato insieme allo strumento dei passaggi.

Il cronografo elettromagnetico a secco Ë uno strumento usato per la registrazione su striscia di carta dell'istante in cui avveniva il passaggio di un astro in osservazione al meridiano. Lo strumento Ë costituito essenzialmente da due parti: un dispositivo per l'avanzamento della carta ed un sistema a punte scriventi. La registrazione avviene tramite due bracci, con punte che perforano la carta, comandati da elettrocalamite: uno collegato ad un orologio (segna i secondi) e l'altro comandato dall'osservatore mediante un tasto di tipo telegrafico (segna l'istante del fenomeno astronomico).

Il cronometro da marina serviva per determinare la longitudine in mare. Si tratta di un cronometro innovativo a mezzi secondi con scappamento libero a bilanciere compensato; líinnovazione consiste nellíincorporare la compensazione della temperatura nella ruota di bilanciamento e nellíintroduzione di un dente di arresto nello scappamento, cosÏ che la ruota di bilanciamento possa muoversi liberamente. Il movimento del cronometro, bloccato da una corona con vetro, Ë contenuto in una cassa di ottone dorato che Ë fissata su una sospensione cardanica per dare stabilit‡ e planarit‡ allo strumento.

Ad una camera contenente il diaframma, il cannocchiale puntatore ed i filtri, si applica una camera cilindrica a tenuta díaria contenente le due cellule, una al rubidio (Rb) e líaltra al sodio (Na), che ricevono la luce mediante un prisma a due posizioni; i due elettrometri di Lindemann (misuratori) sono racchiusi nella sottostante camera rettangolare, che funge anche da schermo elettrostatico e da supporto per i 2 microscopi. Il principio di funzionamento Ë quello di trasformare la luce stellare in un segnale elettrico, permettendo cosÏ una misura oggettiva e precisa della luminosit‡ degli astri e delle sue variazioni.

Primo fotometro costruito a Collurania, ad una cellula fotoelettrica, con elettrometro sospeso a cardano. Lo strumento Ë costituito da una camera cilindrica da innestarsi all'estremit‡ oculare del rifrattore Cooke. Il principio di funzionamento Ë quello di trasformare la luce in qualcosa di misurabile: questo si ottiene sfruttando una propriet‡ fisica dei metalli alcalini che emettono un numero di elettroni proporzionale allíenergia della luce incidente, permettendo cosÏ una misura oggettiva e precisa della luminosit‡ degli astri e delle sue variazioni.

Tale strumento viene usato in astronomia per la misura indiretta dei diametri stellari apparenti mediante il conteggio delle frange di interferenza e la misura della corrispondente lunghezza d'onda. Lo strumento Ë costituito da due manicotti in bronzo. Sulla faccia di uno dei due manicotti si trovano le slitte porta-fenditure mentre l'altro manicotto, che rimane esterno allíoculare del telescopio, porta il cerchio di posizione e l'oculare. Lo strumento Ë dotato inoltre di cerchio di posizione stampante con numeri e tratti in che possono essere impressi su di una striscia di carta mediante un nastro imbevuto d'inchiostro.

La meridiana verticale a tempo solare vero Ë costituita da una lastra di marmo (bianco di Carrara) sulla quale sono incisi i segni di riferimento e le ore. L'orologio ad ore "babiloniche", Ë situato nella parete esposta a Est dell'edificio centrale dell'Osservatorio. L'orologio indica da quante ore Ë sorto il Sole (horae ab ortu Solis). Questo sistema di contare le ore Ë stato in uso in tutto il Medio Oriente fino ad alcuni decenni fa e la sua origine risale ad epoche antichissime. Sulla lastra di marmo Ë fissata perpendicolarmente, in un determinato punto, un'asta in ottone chiamata "ortostilo". L'asta genera alla luce del Sole una linea d'ombra, il cui punto estremo Ë l'elemento utile per la lettura di questo orologio. L'estremit‡ dell'ombra dell'ortostilo, scorrendo sopra le linee incise, fornisce queste indicazioni: le ore trascorse dal sorgere del sole e le stagioni.

La meridiana verticale a tempo solare vero Ë costituita da una lastra di marmo (bianco di Carrara) sulla quale sono incisi i segni di riferimento e le ore. L'orologio ad ore "italiche" Ë situato nella parete esposta esattamente a Sud-Ovest dell'edificio centrale dell'Osservatorio. L'orologio indica quante ore sono passate dal tramonto della sera precedente (horae ab occasu Solis). Questo sistema di contare le ore si Ë diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo fin dal XI secolo d.C., con la penetrazione della cultura araba in Europa. Questo sistema Ë stato l'unico in uso in Italia sino a quasi tutto il secolo scorso: da qui il nome ad ore" italiche". Sulla lastra di marmo Ë fissata perpendicolarmente un'asta in ottone chiamata "ortostilo". L'asta genera alla luce del Sole una linea d'ombra, il cui punto estremo fornisce queste indicazioni: le ore trascorse dal tramonto del sole della sera precedente, le stagioni, mezzogiorno solare vero e durata dell'arco diurno.

Il micrometro funziona all’estremità del telescopio equatoriale Cooke. Comprende: una scatola micrometrica, munita di fili fissi e di filo mobile, ed un manicotto cilindrico entro il quale scorre, azionato dal tamburo, un tubo alle cui due estremità sono fissati il prisma di Wollaston ed un diaframma variabile. Il manicotto entro cui si sposta il tubo porta-prisma Ë munito di una giunzione le cui basi possono scorrere l’una sull’altra a frizione, in modo che la scatola micrometrica e, quindi, il filo stesso, possano assumere qualunque orientamento.

Micrometro filare di Grubb (Dublino), funziona all'estremità del grande telescopio equatoriale Cooke. Lo strumento in ottone dorato, ha due viti micrometriche parallele ed uguali, ciascuna delle quali porta un telaio con fili. L'illuminazione del campo e dei fili Ë data da una lampadina elettrica conficcata in una opportuna cavità lateralmente ai telai. Originariamente il micrometro era provvisto di oculari positivi con amplificazione da 200 fino a 1500.

Piccolo orologio a molla con oscillatore a pendolo che batte i mezzi secondi, con ruota di scappamento in ottone, scappamento a riposo del tipo ad ancora con nottolino d’acciaio. Il quadrante, del diametro di 10 cm in ottone argentato, Ë suddiviso in minuti riportati sul margine esterno, le ore in numeri romani sono riportate all'interno, in posizione eccentrica, nella parte superiore, un piccolo quadrante del diametro di 3 cm riporta i secondi segnati di dieci in dieci. Il periodo di oscillazione del pendolo può essere regolato svitando o avvitando una ghiera posizionata sull'asta che determina lo spostamento della lente, in metallo brunito, lungo la verga di sospensione. I contatti elettrici di cui questo pendolo E’ munito vennero usati per sincronizzare elettricamente altri pendoli e registrare i secondi interi sul cronografo. La vetrinetta contenente lo strumento Ë in legno di noce.

Orologio a peso con oscillatore a pendolo che batte il tempo siderale (tempo legato al moto diurno apparente delle stelle), con scappamento a riposo del tipo ad ancora e ruota in ottone e palette in pietra dura. Compensazione con asta in invar (lega di acciaio-nichel) che ha un basso coefficiente di dilatazione.

Orologio a peso con oscillatore a pendolo che batte il tempo medio, con scappamento a riposo del tipo ad ancora, ruota in ottone ed acciaio e contatti elettrici per registrare il secondo su un cronografo ed eventualmente per sincronizzare un altro orologio. La compensazione è a mercurio, contenuto in un recipiente in vetro posto all’estremità dell’asta del pendolo, dove sono posti anche i contatti elettrici; questi , ad ogni oscillazione dell’asta, vanno ad interessare un sistema elettromagnetico, posto sulla parete interna del mobile, che, comandato da un orologio regolatore, permette all' orologio di sincronizzarsi.

Orologio a pendolo che batte il secondo siderale (tempo legato al moto diurno apparente delle stelle), con la sospensione e la compensazione secondo il sistema ideato da Riefler, nel quale lo scappamento, del tipo ad ancora, Ë libero, e gli impulsi sono dati al pendolo mediante la molla di sospensione. La compensazione Ë a mercurio, contenuto all'interno dell'asta pendolare, che con la sua dilatazione termica compensa líallungamento della verga di sospensione, nonostante le variazioni di temperatura. Tale strumento Ë munito di contatti elettrici per la registrazione dei secondi al cronografo a secco.

Orologio a peso con oscillatore a pendolo che batte il tempo medio, con scappamento libero del tipo ad ancora, ruota in ottone e contatti elettrici al secondo. Compensazione con asta in invar (lega di acciaio-nichel) che ha un basso coefficiente di dilatazione.

Strumento per l'osservazione diretta della radiazione elettromagnetica emessa nel visibile da un determinato astro. Lo spettroscopio, applicabile allíestremo oculare del rifrattore Cooke, ha un sistema disperdente a 5 prismi di grande formato. Líimmagine dellíastro cade su una stretta fenditura, da qui la luce, resa parallela da un collimatore, attraversa prima un prisma rettangolo e quindi 4 prismi posti radialmente. L' ultimo prisma, anch' esso rettangolo, inverte il cammino ottico, rinviando la luce sui 4 prismi, allo scopo di aumentare líimmagine dello spettro; una lente converge la luce su un oculare per la visione.

Questo strumento viene usato per la determinazione del passaggio di un astro sul meridiano del luogo ed Ë in grado di muoversi unicamente nella direzione di questo piano. E' un piccolo invertibile che poggia su di una base circolare in ghisa, munita di cerchio altazimutale e due lupette d'ingrandimento diametralmente opposte. Lo strumento Ë composto da un telescopio in ottone dorato, il cui obiettivo misura cm 7,3 di apertura e cm 109 di lunghezza focale, che ruota attorno ad un asse orizzontale sostenuto da due sostegni verticali in ghisa. L'asse orizzontale Ë costituita da due tronchi di cono opposti, in ottone dorato, collegati al centro da un cubo di raccordo sul quale Ë anche fissato, ortogonalmente all'asse, il cannocchiale. Particolare attenzione Ë stata posta al fissaggio del prisma all'interno del cubo di raccordo; questo prisma a riflessione totale devia la linea di mira di 90∞ in modo da completare il percorso focale sul micrometro impersonale di Repsold, che si trova ad una estremità dell'asse orizzontale. All'altra estremità dell'asse orizzontale vi Ë installato il cerchio verticale, munito di braccio mobile, che porta tre nonii e le relative lupette di ingrandimento (di cui una mancante), una piccola livella a bolla e due piccoli contrappesi per l' equilibratura.

Usato per la misurazione delle distanze zenitali degli astri in un piano verticale qualunque. Lo strumento Ë sostenuto da una montatura zenitale. Il telescopio ha un'apertura di 7,5 cm ed una distanza focale di 77,4 cm. Lo strumento Ë munito di un cerchio orizzontale finemente diviso e leggibile mediante due microscopi micrometrici opposti. Il cerchio verticale Ë munito di nonio, mediante il quale si stimano facilmente 10". Sul cerchio verticale ma indipendente da questo sono fissate due livelle di latitudine di Talcott. Nella parte inferiore del telescopio vi Ë un micrometro filare, con oculare a 90∞ sulla linea di mira.

E’ un rifrattore con montatura equatoriale sostenuta da una colonna di ghisa, con 13,5 cm di apertura e 175 cm di distanza focale. Il tubo del telescopio Ë in legno di noce, mentre in ottone sono il porta obiettivo ed i porta oculari. Definito come "Cercatore di Comete" fu principalmente utilizzato come cannocchiale guida per la camera fotografica Cooke (16,5 cm di apertura), e nell'atto pratico si dimostrò non sufficientemente robusto per reggere stabilmente il complesso. Eí con questo strumento che il Cerulli scoprì un nuovo pianetino "Interamnia" e ritrovò la "Cometa 1910 e". Nel 1955 fu applicata, con le necessarie modifiche al fine di ottenere un insieme dotato della necessaria stabilita, la seconda camera fotografica Cooke (8 cm di apertura). In seguito, alla fine degli anni '60, le camere fotografiche "Cooke" furono sostituite con un astrografo Zeiss (20 cm di apertura 144 cm di distanza focale)