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MANDA - Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo - Villa Frigerj verified

Chieti, Abruzzo, Italia chiuso visita il museoarrow_right_alt

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Guerriero di Capestrano
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Ercole Curino
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Heracles Epitrapezios
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Statua togata da Foruli
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Statua di discoforo con testa ritratto da Foruli
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Statua di personaggio di rango militare da Foruli
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Zeus
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Ritratto da Alba Fucens
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Ritratto virile da Alba Fucens
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Osiride stante mummiforme
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Corazza a tre dischi
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Fibula in bronzo
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Calzari di Campovalano
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Padella
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Olla
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Anello
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Tabulae patronatus di Amiternum
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Ara in bronzo
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Antefissa (n. 2)
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Antefissa (n. 1)
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Volto
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Senza titolo
Guerriero di Capestrano
Ercole Curino
Heracles Epitrapezios
Statua togata da Foruli
Statua di discoforo con testa ritratto da Foruli
Statua di personaggio di rango militare da Foruli
Zeus
Ritratto da Alba Fucens
Ritratto virile da Alba Fucens
Osiride stante mummiforme
Corazza a tre dischi
Fibula in bronzo
Calzari di Campovalano
Padella
Olla
Anello
Tabulae patronatus di Amiternum
Ara in bronzo
Antefissa (n. 2)
Antefissa (n. 1)
Volto
Senza titolo

Altre opere esposte

Descrizione

La statuetta raffigura la divinità Osiride, dio dell’oltretomba, rappresentata in piedi e con l’aspetto di una mummia. Le forme anatomiche sono modellate con sommaria volumetria, simulando l’effetto bendatura. Sul capo porta la corona atef – un copricapo di forma allungata, caratterizzato da piume di struzzo sui lati, decorate con linee incise – sulla quale si erge l’ureo, il cobra simbolo della regalità faraonica. Le due piume di struzzo sono simbolo di giustizia ed equità, in quanto il dio è venerato anche come Giudice supremo.
I tratti del volto non sono ben visibili a causa del non ottimo stato di conservazione, anche se è possibile riconoscere la barba posticcia, dalla estremità ricurva, che è simbolo del potere divino. Le braccia sono piegate verso il petto e le mani leggermente sfalsate stringono da una parte lo scettro heqa e dall’altra il flagello nekhekh. Tale posa permette di ascrivere il reperto alla tipologia Basso-Egiziana. Infatti, il modo in cui sono incrociate le mani sul petto del dio è considerato un indizio per stabilire la provenienza geografica delle statuette: i polsi sovrapposti indicano un’origine dall’Alto Egitto; i pugni contrapposti dal Medio Egitto; le mani leggermente sfalsate dal Basso Egitto.
La parte posteriore è modellata, ma non decorata. Al di sotto dei piedi la statuetta è provvista di un tenone, per poterla reggere diritta.

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