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Lucio Fontana - Concetto Spaziale, Attese
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Jannis Kounellis - Senza titolo
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Michelangelo Pistoletto - Venere degli stracci
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Jeff Koons - Senza titolo
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Andy Warhol - Beuys by Warhol
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Agostino Bonalumi - Senza Titolo
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Getulio Alviani -  Textura vibratile
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Giovanni Anselmo - Invisibile
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Gianni Piacentino - Dark Prussian – Blue Portal IV
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Francesco Clemente - Ave Ovo
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Giovanna Bianco; Pino Valente - Il mare non bagna Napoli
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Daniel Buren - Axer / Désaxer
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Léa Lublin - Senza Titolo
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Fausto Melotti - L'amore
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Sol LeWitt - Scribbles
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Gianfranco Baruchello - Il mio cinema
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Giulio Paolini - Dilemma
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Mimmo Paladino - Senza Titolo
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Paul Thorel - “Passaggio della Vittoria”
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Altre opere esposte

Descrizione

L’opera in collezione appartiene alla celebre serie delle Superfici a testura vibratile (1972-74) che giocano sull’ambiguità della visione. I cangiantismi sottili generati dalla rifrazione della luce, complice la tessitura compositiva delle superfici in alluminio, ne attivano il dinamismo intrinseco e l’azzardo dell’interazione con lo spettatore, facendone un frammento della complessa Weltanschauung di Alviani, basata sulla stimolazione di nuove modalità operative e diverse possibilità espressive legate agli approfondimenti fenomenici e ideologici connessi alle problematiche ottico-visive. Testimonianza di un percorso di ricerca tanto rigoroso sul piano teorico quanto preciso negli sviluppi formali, che si apparenta all’esperienza storica del Bauhaus e ad artisti come Josef Albers, Max Bill e Konrad Wachsmann per sfociare nel movimento dell’Arte Cinetica e Programmata di cui Alviani è uno dei più precoci e lucidi interpreti. Il sodalizio di Alviani con la galleria Il Centro di Dina Caròla risale al 1966, al tempo della mostra Tendenze Confrontate. Arte Visuale e Figurazione Oggettuale a confronto, a cura di Filiberto Menna e Alberto Boatto, e proseguito ininterrotto negli anni (la prima mostra personale nel 1972, l’ultima nel 2007). L’attività espositiva della galleria napoletana orienta ben presto i suoi interessi verso tutte le ricerche legate ad un’esperienza scientifica della visione, presentando, a cura di Alviani, nel corso degli anni, mostre di maestri storici come Josef Albers o Max Bill, di esponenti dell’Arte Cinetica e Programmata come Gianni Colombo, Enzo Mari, François Morellet, Jesus Rafael Soto, Victor Vasarely, Luigi Veronesi, o di esponenti storici del Gruppo T e del Gruppo N come Edoardo Landi e Manfredo Massironi.

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