Lo schema decorativo, simile a quello della Sala del Trono, è attribuibile alle idee di Domenico Parodi mentre l’esecuzione all’intervento di maestranze provenienti dalla Svizzera italiana. Gli ornati, come ad esempio il cespo centrale sormontato da un elemento che riprende la superficie ondulata di una conchiglia, trovano assonanze con alcuni particolari della Sala delle Battaglie. Per quanto attiene alla cronologia, anche la volta della Sala del Veronese dovrebbe ruotare intorno alla metà del quarto decennio del Settecento, probabilmente parte dello stesso programma di rinnovamento deciso da Gerolamo Ignazio Durazzo in occasione delle nozze di sua figlia Maria Maddalena col cugino Marcellino nel 1734. Tuttavia si tratta di una proposta che si affida in gran parte a osservazioni di carattere stilistico, senza che alcuna conferma documentaria sia ancora giunta a far luce sulla questione destinata pertanto a future verifiche.

Volta e pareti sono ornate da rilievi policromi e dorati che simulano tralci e ramaggi fioriti abitati da uccelli, su un fondo celeste-grigio chiaro. L’elemento vegetale ricorre sopra l’esile cornicione e negli intagli di porte e sovrapporte. La cromia è delicata con colori vivaci e brillanti: si va dal verde-beige chiaro, verde acqua e verde scuro delle foglie al rosa e al rosso carminio della screziatura della maggior parte dei petali, all’azzurro intenso e al blu di alcuni fiori; il tutto risalta contro il celeste-grigio chiaro del fondo. Lo stile sembra vicino a quello degli stucchi realizzati a Genova e in Liguria da artisti provenienti dalle valli della Svizzera italiana, presso il lago di Como. I temi delle tre sovrapporte, in accordo con i dettami della moda rococò, si ritrovano anche in un salotto dell’Appartamento delle Dame nel primo piano ammezzato, dove la decorazione plastica è eseguita con tecnica e raffinatezza straordinarie.

Stucchi delle pareti del Salone da Ballo Un voluminoso fregio corre lungo il perimetro della sala, separando in modo netto il soffitto dalle pareti. Queste ultime sono scandite da alte lesene corinzie in stucco che formano 14 spazi regolari. La parte più alta di ciascuno spazio è decorata da un riquadro con tre menadi ispirate a modelli classici. Il centro delle due pareti brevi è scandito invece da un arco con figure alate e al centro un tondo ispirato al tema dionisiaco.