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Museo di Storia della Psichiatria di Reggio Emilia verified

Reggio Emilia, Emilia-Romagna, Italia chiuso visita il museoarrow_right_alt

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Strumento di contenzione dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro
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Fotografia di una paziente dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro
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Foto d’archivio della raccolta craniologica dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro
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La produzione artistica dei ricoverati dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro
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Particolare delle raccolte archivistiche dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro
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Macchinari usati nella terapia psichiatrica
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Particolare dell'allestimento
Strumento di contenzione dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro
Fotografia di una paziente dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro
Foto d’archivio della raccolta craniologica dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro
La produzione artistica dei ricoverati dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro
Particolare delle raccolte archivistiche dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro
Macchinari usati nella terapia psichiatrica
Particolare dell'allestimento

Altre opere esposte

Descrizione

La fotografia sembrò dare una risposta al bisogno della psichiatria di ancorare all’immagine, al corpo, le proprie ipotesi e certezze. Il medico britannico Morison, già dal 1840, confrontava immagini dello stesso soggetto, malato e poi guarito. Il neurologo Charchot fotografò le malate per studiarne il rapporto tra malattia e tratti somatici, sulla base di teorie affini a quelle di Lombroso. Il direttore Tamburini a fine ‘800 introdusse la fotografia al San Lazzaro, che divenne anche per questo un modello. Si conservano la strumentazione e 1500 immagini di pazienti, edifici e scene di vita e lavoro.

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