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conclusa SARAH ENTWISTLE

La mostra

Immersa nelle campagne del novarese, dal 14 maggio, Cascina I.D.E.A. - il complesso rurale trasformato da Nicoletta Rusconi Art Projects in luogo dedicato all’arte e alla sperimentazione - presenta “Death, what? The sun’s corpse will roll on”, mostra personale di Sarah Entwistle(1979) a cura di Elsa Barbieri. 

 

Se nel cerchio di un pensiero - scriveva Alda Merini - «a volte mi riposo sognando», Sarah Entwistle assume l’idea di circolarità e non di linearità come cardine formale del progetto di residenza. Architettura, spiritualità e intelletto sono le parole chiave che ci permettono di leggere “Death, what? The sun’s corpse will roll on” e, più in generale, la ricerca artistica di Entwistle, affascinata dalla natura malleabile dei materiali e dalla pratica storica dell'architettura della spolia, ovvero l’appropriazione di materiali in nuove forme. Il riutilizzo di materiale edilizio, tratto da costruzioni precedenti non più in uso, è comune in tutta la storia umana, ma il fenomeno del reimpiego assunse precisi caratteri artistici nell'ambito dell'architettura romana di epoca tardo antica e in seguito in tutta l'epoca medievale. Diversamente dall’interpretazione ideologica, che spiegava il fenomeno in termini di trionfo sul nemico, così come da quella pragmatica, che ne sottolineava l’economicità, la spolia di Entwistle è da leggersi in chiave di un divenire, nella natura come nelle vicende umano, secondo uno schema ciclico. 

 

La circolarità, e non linearità, insieme alla polarità tra passato e futuro, rovina e rinascita, sono espresse nel percorso di “Death, what? The sun’s corpse will roll on” attraverso un nuovo corpus di arazzi e sculture, a parete e a pavimento. Come un insieme di habitat differenti, Entwistle trasforma ogni stanza dello spazio espositivo in un articolato labirinto - da intendersi come struttura - per determinare un nuovo modo di essere presente e di relazionarsi con l’opera, anche fidandosi del proprio senso. L’invito a guardare oltre al progetto nella sua accezione corrente, è enfatizzato dalla scelta delle cromie che, in genere, in architettura hanno la capacità di scavare e denudare una razionalità progettuale sconfinando spesso in un alto valore poetico. La scelta di Entwistle del rosso, del blu e del bianco è, intenzionalmente, una porta visiva per scoprire quei flussi di forze, spesso invisibili, che si concentrano prima, durante e dopo i momenti della creazione. 

 

Richiamandosi all’irrazionale, all’invisibile e all’energetico, Sarah Entwistle con “Death, what? The sun’s corpse will roll on” afferma il concetto di rigenerazione, nonché rinascita, reincarnazione, resurrezione e trasformazione, come potente forza contraria al determinismo personale e culturale.

Orari e biglietti

Indirizzo

Via Guglielmo Marconi, 26
28010 Agrate Conturbia

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