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Museo dei Brettii e degli Enotri verified

Cosenza, Calabria, Italia aperto visita il museoarrow_right_alt

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Corredo della Tomba 78 di Torre del Mordillo
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Capitello ionico da contrada Villanello
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Aryballos piriforme protocorinzio dal santuario arcaico di Cozzo Michelicchio
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Fibula ad arco di violino da Torre Mordillo
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Ceramica a vernice nera dalla Necropoli di Moio
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Corredo della tomba 21 della necropoli brettia di Contrada Moio
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Ceramica a figure rosse dalla necropoli thurina di Caccia di Favella
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Kylix a vernice nera dalla necropoli brettia di contrada Moio
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Medaglione di guttus a vernice nera con Gorgoneion dalla necropoli brettia di contrada Moio
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Fibule ad arco scudato da Amendolara
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Lucerne romane da Cerchiara di Calabria
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Corredo della tomba 97 dalla necropoli enotria di Torre del Mordillo
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Statuette femminili dal santuario arcaico di Cozzo Michelicchio
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Oinophoros da contrada Cannuzze
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Ritratto dei Fratelli Bandiera di Serra
Corredo della Tomba 78 di Torre del Mordillo
Capitello ionico da contrada Villanello
Aryballos piriforme protocorinzio dal santuario arcaico di Cozzo Michelicchio
Fibula ad arco di violino da Torre Mordillo
Ceramica a vernice nera dalla Necropoli di Moio
Corredo della tomba 21 della necropoli brettia di Contrada Moio
Ceramica a figure rosse dalla necropoli thurina di Caccia di Favella
Kylix a vernice nera dalla necropoli brettia di contrada Moio
Medaglione di guttus a vernice nera con Gorgoneion dalla necropoli brettia di contrada Moio
Fibule ad arco scudato da Amendolara
Lucerne romane da Cerchiara di Calabria
Corredo della tomba 97 dalla necropoli enotria di Torre del Mordillo
Statuette femminili dal santuario arcaico di Cozzo Michelicchio
Oinophoros da contrada Cannuzze
Ritratto dei Fratelli Bandiera di Serra

Altre opere esposte

Descrizione

Statuette “dedaliche” in terracotta rappresentanti una figura femminile stante, con braccia e mani sproporzionatamente lunghe aderenti al peplo, appartenenti a due tipi distinti. Il primo è documentato da una sola statuetta di esili proporzioni, che disegnano una figura longilinea e slanciata Le restanti, pur affini per impostazione della figura e schema iconografico complessivo, si differenziano per le proporzioni più tozze e per la diversa resa dei dettagli anatomici del volto e di alcuni particolari del vestiario; variabile è la caratterizzazione della capigliatura, liscia oppure scandita da incisioni oblique o a spina di pesce. Il dorso della maggior parte degli esemplari è liscio, ma in una statuetta la resa plastica della capigliatura prosegue anche sulla faccia posteriore. Su alcune di esse, invece, sul dorso è disposta una banda longitudinale con motivo a spirali correnti. Le statuette probabilmente riproducano la statua della divinità, femminile, alla quale si rendeva culto. Il culto che si praticava a Cozzo Michelicchio era quasi sicuramente rivolto ad impetrare la fertilità, dei campi, delle greggi, delle donne; è probabile che esso fosse partecipato sia da parte dei Greci, ormai stanziatisi a Sibari da quasi un secolo, sia da parte dei discendenti degli Enotri.

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