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Antoon van Dyck - Cristo della moneta
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Antoon van Dyck - Anton Giulio Brignole - Sale a cavallo
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Giovanni Francesco Barbieri, detto Guercino - Cleopatra morente
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Giovanni Francesco Barbieri, detto Guercino - Padre Eterno con un angioletto
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Bernardo Strozzi, detto il Cappuccino - La cuoca
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Guido Reni - San Sebastiano
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Jacopo Negretti, detto Palma il Vecchio - Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista e la Maddalena
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Carlo Antonio Tavella - Paesaggio lacustre
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Lorenzo De Ferrari - Il salotto delle Virtù Patrie
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Domenico Piola - Allegoria dell’Autunno
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Domenico Piola - Il carro del sole con le stagioni
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Giovanni Benedetto Castiglione, detto il Grechetto - Natività
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Gerard David - Madonna della Pappa
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Jan Wildens - Gennaio - Pattinatori sul ghiaccio
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Leon Cogniet - Maria Brignole-Sale De Ferrari, Duchessa di Galliera con il figlio Filippo
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Pellegro Piola - Sacra Famiglia detta della farfalla
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Altre opere esposte

Descrizione

Trasferitosi a Bruges dai Paesi Bassi settentrionali nel 1484, sullo scorcio del XV secolo Gerard David ereditò da Memling il ruolo di indiscusso protagonista della scena pittorica locale dipingendo sia opere monumentali per le più importanti istituzioni religiose e secolari sia ritratti e dipinti devozionali di carattere privato venduti in parte sul libero mercato. A quest’ultimo genere sono riconducibili le almeno sette differenti versioni raffiguranti la Madonna della pappa – tra le quali la tavola conservata all’Aurora Trust di New York, considerata l’esemplare più antico e di più alta qualità pittorica –, che condividono lo stesso cartone o modello, sostanzialmente riconoscibile in tutte le repliche, eseguite con maggiore o minore partecipazione della bottega. Nella composizione, databile al 1510-1515, sono stati riconosciuti influssi di impronta lombarda probabilmente derivati da esemplari di Madonna col Bambino risalenti a un prototipo leonardesco di cui esistono diverse varianti realizzate da artisti italiani e nordici, da Bernardino de’ Conti al lombardo Ambrogio Benzone o Ambrosius Benson, che nel 1519 entrò peraltro nella bottega di David a Bruges. Nell’interpretazione di questo soggetto, ambientata in un interno domestico e intimo, sembrano comunque prevalere le componenti fiamminghe della raffigurazione ravvisabili sia nel paesaggio che si apre all’orizzonte sia nella descrizione minuta degli oggetti in primo piano: il pane, la ciotola con il latte, il coltello e la mela che paiono rispettivamente alludere a un preciso messaggio di contenuto eucaristico; in questo modo le cose quotidiane acquistano anche un significato altro e il pane e il latte della pappa diventano simbolo dell’Eucarestia di Cristo mentre il coltello ne prefigura la Passione.

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