L'opera datata 1644, come si legge sul rotolo di pergamena tenuto nella mano destra del matematico, è stata ricondotta a Ribera perchè assimilabile ad altre opere del pittore, raffiguranti mezze figure di filosofi, santi e mendicanti, similmente rappresentati frontalmente con i relativi attributi in primo piano. Caratteristica dell’autore è infatti l’alta intensità espressiva, data attraverso l’esplicito realismo di particolari quali le rughe del volto e la sapiente resa della barba e dei capelli.