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La Sostanza del Colore Mostra tutte le foto
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conclusa

La Sostanza del Colore:

Suggestioni floreali di Maria Rosa Vendola

Dal 20 aprile al 10 luglio 2022

Fondazione Carige

Fondazione Carige

Via Cassa di Risparmio, 15, Genova

Apre tra poco: alle 10:00

Profilo verificato


In occasione di Euroflora 2022 Banca Carige presenta “La Sostanza del Colore. Suggestioni floreali di Maria Rosa Vendola”, mostra Evento Partner della manifestazione.  

Le opere esposte mostrano l’originalità e la versatilità dello stile di Maria Rosa Vendola, conosciuta come scultrice, sebbene il suo iniziale approccio all’arte sia stato proprio con la pittura (in particolare, dopo i suoi studi con il maestro impressionista Renato Damasio). In questa fase le sue ricerche hanno privilegiato per lo più tematiche tradizionali, quali paesaggi o soggetti floreali, fino ad approdare quasi inconsciamente allo stile informale; stile che le permetterà di esprimersi con maggiore libertà di linguaggio e con il quale ha iniziato ad avvicinarsi in maniera del tutto innovativa anche alla scultura.


Se infatti siamo soliti immaginarci le arti o gli artisti come delle aggraziate Muse riunite in un idilliaco Parnaso, a nessuno verrebbe invece in mente di trasferirle in un ambiente meno bucolico, come l’interno della fucina di Vulcano: questo, prima di conoscere Maria Rosa Vendola. Il suo ambiente di lavoro privilegiato, infatti, non è solamente l’atelier, bensì il mondo industriale. È infatti nota per essere l’unica artista al mondo a realizzare sculture da materiali come il poliwood (propilene, polvere di legno, metallo) e il methacrylato-optix.


Composti che sono utilizzati nel settore automobilistico, nautico, edile e che nessuno aveva mai pensato di impiegare in maniera creativa, considerando sia la difficoltà tecnica di esecuzione sia un certo grado di pericolosità nel maneggiare queste sostanze a oltre 300°C. Tutto ciò non ha comunque fermato la nostra artista nell’indossare dei grossi guanti protettivi per iniziare a plasmare questi filamenti incandescenti e tirarne fuori delle opere straordinarie e di grande impatto emozionale. Una tecnica perfezionata nel corso degli anni grazie a continue ricerche ed esperimenti sul campo, che le hanno consentito di lavorare con estrema velocità questi materiali.


La complessità risiede proprio nel riuscire a manipolare questi composti ancora incandescenti, in maniera rapida, prima che si rapprendano e non siano più modellabili. Le risulta quindi impossibile realizzare degli studi o dei bozzetti preparatori, perché la materia su cui lavora le richiede immediatezza e gesti istintivi e impellenti, che non prevedono pentimenti o esitazioni. Frutto di questa produzione sono quindi delle sculture che sembrano sospese nel tempo, in una sorta di limbo, ma che allo stesso tempo sono in grado di richiamare l’attenzione sul movimento, su un dinamismo potenziale, come se potessero ancora mutare e trasformarsi.

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