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Otto Hofmann. L’immaginario e il reale.
in programma

Otto Hofmann. L’immaginario e il reale. :

Dal Bauhaus, un artista libero. Opere 1930-1954

Dal 22 giugno al 14 settembre 2025

Fondazione Biscozzi Rimbaud ETS

Fondazione Biscozzi Rimbaud ETS

Piazzetta Baglivi, 4, Lecce

Chiuso oggi: apre domani alle 16:00

Profilo verificato


Con Otto Hofmann - l’immaginario e il reale. Dal Bauhaus un artista libero. Opere 1930-1954, la Fondazione Biscozzi | Rimbaud raggiunge il traguardo della propria decima mostra.

Nato nella Ruhr e cresciuto in Turingia, Otto Hofmann (1907-1996) perfezionò la sua formazione pittorica al Bauhaus di Dessau, dove fu allievo di Vasilij Kandinskij e di Paul Klee. Emerge il profilo di un artista che abbracciò l’astrattismo con estrema originalità e senza alcun dogmatismo, anzi lasciandosi “contaminare” da elementi surrealisti e dada, e non rifuggendo da retaggi figurativi, anzi spesso alternando esiti iconici e aniconici, perseguendo una personale coerenza fondata su basi espressive, più che sull’adesione a movimenti e tendenze intese in senso chiuso.


Costanti sono la libertà stilistica, l’estro creativo, l’inesausta curiosità inventiva e la capacità di reagire alle brutture della storia e alle asperità dell’esistenza affidandosi alla forza salvifica dell’arte, nella quale Hofmann seppe trovare una ragione di vita e un mezzo di affermazione della sua eccezionale personalità. Le opere di Hofmann presentate nella mostra sono quasi cinquanta e, come indicato nel sottotitolo, coprono un arco cronologico che va dal 1930 al 1954.

Ognuna delle tre sale in cui si articola il percorso ospita lavori appartenenti a fasi distinte della produzione dell’artista. Dapprima ci sono gli oli su tela e le carte degli anni Trenta. Trovano posto nella seconda sala gli acquarelli su sottili fogli delle lettere inviate alla moglie e agli amici, testimonianze della prigionia nella Russia sovietica dal 1940 al 1946, e inoltre ci sono drammatiche fotografie d’epoca che documentano le terribili conseguenze della guerra. L’ultima sala, infine, ospita una serie di dipinti di datazione compresa fra il 1947 e il 1954: un periodo movimentato, dal ritorno in Germania, dove Hofmann si reinserì come uno dei protagonisti della rinascita post-bellica, tra le figure di punta della mitica Galerie Gerd Rosen, alla fuga a Berlino Ovest, fino al successivo trasferimento a Parigi nel 1950 e ai soggiorni a Cagnes-sur-Mer in Costa Azzurra.


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Info e orari

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Piazzetta Baglivi, 4, Lecce, Italia

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Orari di apertura

apre - chiude ultima entrata
lunedì Chiuso
martedì 16:00 - 19:00 18:30
mercoledì 16:00 - 19:00 18:30
giovedì 16:00 - 19:00 18:30
venerdì 16:00 - 19:00 18:30
sabato 16:00 - 19:00 18:30
domenica 16:00 - 19:00 18:30

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