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Carlo Alberto archeologo in Sardegna Mostra tutte le foto
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conclusa

Carlo Alberto archeologo in Sardegna:

Gli idoli bugiardi

Dal 6 aprile al 31 dicembre 2022

Museo Antiquarium Arborense

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Piazza Corrias, Oristano

Chiuso temporaneamente

Profilo verificato


La storia è degna del migliore dei gialli, con tanto di truffa, e vede come protagonisti niente meno che un sovrano e un abile funzionario dello Stato. Racconta della vendita di 330 falsi bronzetti a Carlo Alberto di Savoia da parte del Direttore del Museo di Cagliari Gaetano Cara.

Parte di quella collezione, 70 bronzetti, è attualmente in mostra nei Musei Reali di Torino, ma la parte più consistente, 150 bronzetti, dal 6 aprile è in esposizione all'Antiquarium Arborense di Oristano.

Il Museo di Oristano, per celebrare i suoi ottant’anni (è nato infatti nel 1938), grazie alla sinergia tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari (Soprintendente Fausto Martino) e i Musei Reali di Torino (Direttrice Enrica Pagella), presenta una storia che continua quella, aperta il 22 marzo 2018 nelle sale del Museo di Antichità di Torino (Direttrice Gabriella Pantò), su Carlo Alberto Archeologo in Sardegna.

Il Re Carlo Alberto fu effettivamente archeologo in Sardegna, effettuando diversi scavi archeologici, al nuraghe Santu Antine di Torralba e a Turris Libisonis nel 1829, a Nora e Tharros nel 1841 e a Olbia nel 1843, con la partecipazione speciale in questi ultimi tre scavi del Direttore del Museo di Cagliari Gaetano Cara.

Gaetano Cara, classe 1803, cagliaritano, fu il vero padrone dei musei cagliaritani (zoologico, mineralogico, archeologico) dell’Università cagliaritana. Legato da amicizia strettissima con Alberto Lamarmora, rivelatore, con i propri studi, della Sardegna al continente europeo, ed ai coetanei Giovanni Spano, ploaghese, ed Efisio Luigi Tocco cagliaritano, entrambi archeologi.

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