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La pittura di paesaggio. Mostra tutte le foto
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La pittura di paesaggio.:

Opere della Fondazione Eugenio Guglielminetti

Dal 19 marzo al 8 maggio 2022

Museo Guglielminetti

Museo Guglielminetti

Corso Vittorio Alfieri, 375, Asti

Chiuso adesso: apre alle 10:00

Profilo verificato


Presso la Sede della Fondazione Eugenio Guglielminetti (Asti, Palazzo Alfieri, corso Alfieri 375) dal 19 marzo 2022 sarà visitabile la mostra “La pittura di paesaggio. Opere della Fondazione Eugenio Guglielminetti”, esposizione di 40 dipinti selezionati dal patrimonio della Fondazione.

Dal Secondo Ottocento, le esperienze inglesi e francesi “en plein air” ispirarono gli artisti delle accademie nazionali ad uscire dagli studi, affrontando con tavolozza e cavalletto l’integrità della natura, l’emozione sensitiva e visiva delle stagioni. Il motivo del paesaggio, da frammento decorativo o storico e romantico, divenne composizione autonoma su tele o tavole ad olio dai preziosi riflessi cromatici.

La collezione della Fondazione Guglielminetti accoglie il visitatore con le luminose “marine” dell’allievo di Hayez Giuseppe Bertini, del Contrammiraglio della Real Marina pittore ed orientalista Enrico Secondo Guglielminetti, dell’allievo di Michelangelo Pittatore Giulio Musso.


Tra i due conflitti mondiali, la contemplazione della natura diviene occasione di confronto con le verdi colline canellesi di Domenico Valinotti, lo studio campestre di Gino Mazzoli, il disegno “San Marzanotto” di Giuseppe Manzone, il “Castello di Burio” di Pio Pia.

La sezione del Novecento, nuovo secolo di ricerca estetica, si avvia con la delicata tempera  “Giardini delle Tuileries” di Anselmo Bucci, l’acquarello “Casali e vegetazione” di Marcello Boglione, le prospettiche vedute di Mogadiscio negli anni Trenta di Giuseppe Pognante e la sanguigna su carta dell’illustratore Felice Vellan.


Tra le testimonianze degli artisti astigiani attivi dagli anni Quaranta: la fresca tempera “Periferia” di Giulio Taricco , il lirico olio “ Tramonto sulle ninfee a San Marco” di Vincenzo Adorni, l’arioso scorcio prospettico del dipinto “Paesaggio” di Alfredo Fea.

L’intensa attività artistica del Secondo Dopoguerra è testimoniata dalle vivaci personalità nelle esposizioni figurative: dalla pennellata pastosa di Emanuele Laustino in “Paesaggio nel Monferrato”, dall’olio “Nebbia fra i gelsi” di Renzo De Alexandris, dal vivido dipinto “Castelnuovo Calcea” di Carlo Miroglio, all’affresco su tela “San Damiano” di Gigi Quaglia (Asti 1915- 2004), alle morbide luci di Maria Martinengo, ai teneri pastelli del poeta e scrittore Franco Asaro.

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